Newsletter Numero 321 (Venerdì, 29 marzo 2013)

  In questo numero:
   
  Sicurezza
Come redigere un POS (Piano Operativo di Sicurezza): dal CPT di Firenze un modello versatile
  Rinnovabili
Certificazioni per accedere agli incentivi sul fotovoltaico: è pronto il nuovo sistema "PVCERT"
  Sicurezza
SUVA e dispositivi di protezione anticaduta: le otto regole vitali per chi lavora in quota
  Opere Edili
Permesso di costruire e silenzio-assenso. ANCE fa il punto della situazione
  Opere Edili
DURC, dall'Inps il punto della situazione sulla regolarità contributiva di imprese in concordato preventivo e società di capitali
  LL.PP.
Bandi-tipo per gare d'appalto: l'AVCP avvia la consultazione pubblica
  Opere Edili
Linee guida alla segnaletica dei cantieri stradali
  Approfondimenti Tecnici
Ecogestione e audit ambientale: dall'Unione europea "le Linee Guida per l'utente Emas"
  Varie e brevi
Planimetrie catastali ed elaborati planimetrici gratuiti per le Amministrazioni comunali


   

  Come redigere un POS (Piano Operativo di Sicurezza): dal CPT di Firenze un modello versatile
Il POS è il documento in cui sono contenute tutte le misure di prevenzione e protezione da adottare nelle attività di cantiere al fine di salvaguardare la salute e l'incolumità fisica dei lavoratori.
Il Testo Unico per la Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) prevede l'obbligo del datore di lavoro di un'impresa esecutrice di redigere il POS (Piano Operativo di Sicurezza) con i contenuti minimi previsti all'Allegato XV e l'onere per il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione di verificare l'idoneità di questo documento.
In allegato all'articolo proponiamo uno schema di POS, elaborato dal Comitato Paritetico Territoriale per la sicurezza sul lavoro (CPT) di Firenze.

Il documento rappresenta uno strumento versatile a disposizione di tutti gli operatori del settore (imprese, committenti e coordinatori) improntato alla praticità, all'efficacia e alla concretezza.
In esso vengono schematizzate sinteticamente tutte le informazioni e le misure di sicurezza da inserire nel POS.
Il modello contiene le seguenti sezioni:
  • anagrafica dell'impresa (soggetti interessati, interventi formativi ed informativi)
  • dati relativi al cantiere e ai lavori da eseguire
  • soggetti di riferimento per la sicurezza
  • indicazione delle lavorazioni affidate in subappalto
  • elenco delle lavorazioni
  • elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote o altre opere provvisionali, delle macchine o attrezzature che si utilizzeranno in cantiere
  • elenco dei DPI (Dispositivi di protezione individuale) forniti ai lavoratori
  • caratteristiche dell'impianto elettrico
  • elenco delle sostanze e prodotti pericolosi che saranno utilizzati
  • scheda tipo della fase di lavorazione (descrizione, individuazione dei rischi, modalità di gestione della fase lavorativa e misure di prevenzione, D.P.I. necessari)
Clicca qui per scaricare il modello di POS elaborato dal CTP di Firenze

  Certificazioni per accedere agli incentivi sul fotovoltaico: è pronto il nuovo sistema "PVCERT"
Per beneficiare delle tariffe incentivanti sul fotovoltaico, i componenti degli impianti (pannelli e inverter) devono possedere specifici requisiti tecnici e commerciali.
Tali requisiti devono essere dimostrati dal Soggetto Responsabile che deve allegare Certificazioni e Attestazioni alla richiesta di concessione degli incentivi.
Per facilitare il reperimento di tali documenti, il D.M. 5 luglio 2012 (Quinto Conto Energia) ha previsto la possibilità per produttori e importatori di moduli e inverter di trasmettere preventivamente al GSE tutta la documentazione necessaria, in modo da renderla disponibile ai Soggetti Responsabili.

A tal fine, il GSE ha messo a punto il sistema informatico "PVCERT" che consente ai Soggetti Responsabili di ricercare e visualizzare i Certificati e le Attestazioni per i vari componenti e ai fornitori di inserire la documentazione.

E' già possibile accedere al portale.

Clicca qui per accedere al servizio "PVCERT"

Clicca qui per scaricare il D.M. 5 luglio 2012 (Quinto Conto Energia)

  SUVA e dispositivi di protezione anticaduta: le otto regole vitali per chi lavora in quota
Il rischio di caduta dall'alto è tra i rischi più letali per i lavoratori in un cantiere.
Laddove non sia possibile predisporre sistemi di protezione collettiva, è necessario munirsi di appositi dispositivi anticaduta, fornendo una specifica formazione all'uso per il lavoratore.

Il SUVA, ente previdenziale svizzero, promuove la sicurezza per chi opera in quota attraverso la pubblicazione di un vademecum contenente le otto regole d'oro da seguire.
Il documento fornisce utili e pratici consigli per una corretta formazione che il datore di lavoro deve impartire ai propri dipendenti in materia di salute e sicurezza nei cantieri.

Clicca qui per scaricare il vademecum SUVA sui DPI anticaduta

  Permesso di costruire e silenzio-assenso. ANCE fa il punto della situazione
Il permesso di costruire è un'autorizzazione amministrativa rilasciata dal Comune, che autorizza l'attività di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, in conformità agli strumenti di pianificazione urbanistica. In linea generale, le nuove costruzioni e gli interventi di ristrutturazione edilizia od urbanistica di un certo rilievo sono quasi sempre soggetti al rilascio del permesso di costruire.
Il permesso di costruire ha sostituito i precedenti istituti della "concessione edilizia" (di cui alla legge 28 gennaio 1977 n. 10, cosiddetta Legge Bucalossi) e della "licenza edilizia" (di cui all'art. 31 della legge 17 agosto 1942 n. 1150 , Legge urbanistica statale).
Esso è disciplinato dal D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380 (Testo Unico dell'Edilizia) che ha recentemente subito alcune modifiche prima dal D.L. 70/2011 e poi dal D.L. 83/2012, che hanno introdotto il principio del "silenzio-assenso" per il suo rilascio.

L'ANCE fa il punto della situazione sul rilascio del permesso di costruire e sul meccanismo di silenzio assenso, raccogliendo le conclusioni delle sentenze dei T.A.R. più recenti sulla formazione del silenzio-assenso ai fini del rilascio del permesso di costruire.
Dalle sentenze esaminate emerge un comune denominatore: le Amministrazioni locali devono attenersi alla norma nazionale che prevale sulle norme regionali di dettaglio, soprattutto quando questa è stata adottata prima della conclusione del procedimento per il rilascio del permesso di costruire.

Clicca qui per scaricare il documento ANCE sul nuovo procedimento di permesso di costruire

  DURC, dall'Inps il punto della situazione sulla regolarità contributiva di imprese in concordato preventivo e società di capitali
Il concordato preventivo è una procedura concorsuale finalizzata al risanamento delle imprese che non presentano condizioni di crisi strutturale. Attraverso il concordato preventivo, l'imprenditore ricerca un accordo con i suoi creditori per non essere dichiarato fallito o comunque per cercare di superare la crisi in cui versa l'impresa.
Con messaggio n. 4925 del 21 marzo 2013, l'INPS ha fornito alcuni chiarimenti in materia di rilascio del DURC (Documento Unico Regolarità Contributiva) in caso di verifica della regolarità di imprese ammesse alla procedura di concordato preventivo e di imprese costituite in forma di società di capitali.

L'INPS chiarisce che per garantire la prosecuzione dell'attività aziendale sottoposta a concordato preventivo può essere rilasciato il DURC; in caso contrario, infatti, se l'impresa non potesse ottenere il DURC, non potrebbe continuare a svolgere il suo lavoro, con una conseguente difficoltà a superare la crisi.
Relativamente alle società di capitali, eventuali irregolarità contributive sui soci non pregiudicano il rilascio del DURC. Per il rilascio del DURC i controlli sulla regolarità contributiva vanno effettuati solo sulla contribuzione relativa ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato e ai lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto.

Clicca qui per scaricare i chiarimenti dell'INPS sul rilascio del DURC

  Bandi-tipo per gare d'appalto: l'AVCP avvia la consultazione pubblica
L'Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici ha pubblicato il documento "Bandi-tipo per l'affidamento dei contratti pubblici di servizi e forniture" al fine di avviare una consultazione pubblica che sarà aperta fino a martedì 9 aprile 2013.
Lo scopo è quello di raccogliere osservazioni e proposte per la definizione dei bandi tipo previsti dall'articolo 64, comma 4-bis del Codice degli Appalti.

Nel documento di consultazione, l'Autorità precisa che i bandi-tipo consisteranno in modelli di documenti di gara (disciplinare di gara, lettera di invito), articolati per
  • sistemi di affidamento (es. procedura aperta, ristretta, negoziata)
  • importo a base di gara (es. sopra soglia e sotto soglia comunitaria)
  • criteri di aggiudicazione (es. prezzo più basso e offerta economicamente più vantaggiosa)
I soggetti interessati possono far pervenire all'Autorità le proprie osservazioni, proposte o contributi entro il 9 aprile 2013, ore 18:00, che saranno pubblicati sul sito dell'AVCP.

Clicca qui per scaricare il documento dell'AVCP

  Linee guida alla segnaletica dei cantieri stradali
Le operazioni di installazione, di disinstallazione e di manutenzione della segnaletica di cantiere stradale costituiscono attività lavorative che comportano un rischio elevato derivante dall'interferenza con il traffico veicolare. In particolare la posa, la rimozione dei coni, dei delineatori flessibili e il tracciamento della segnaletica orizzontale costituiscono fasi di lavoro particolarmente delicate per la sicurezza degli operatori.

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Interministeriale 4 marzo 2013 che definisce i criteri generali di sicurezza relativi alle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare.

Il Decreto definisce i criteri di applicazione della segnaletica di cantiere che devono essere seguiti da gestori delle infrastrutture, delle imprese appaltatrici, esecutrici o affidatarie.
Il Decreto individua i contenuti e la durata dei i corsi di formazione; inoltre prescrive:
  • l'obbligo di utilizzare dispositivi di protezione individuale (indumenti ad alta visibilità)
  • l'obbligo di segnalare i veicoli operativi con dispositivi supplementari a luce lampeggiante o pannelli luminosi o segnali a messaggio variabile
  • la rispondenza della segnaletica alle caratteristiche di cui all'art. 3 del "Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo" approvato con Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 10 luglio 2002.
Il Ministero prevede inoltre una revisione o un aggiornamento di questa regolamentazione sulla base dei dati raccolti in ordine alle statistiche degli incidenti rilevati nei cantieri stradali.

Clicca qui per scaricare il D.I. 4 marzo 2013

Clicca qui per scaricare il D.M. 10 luglio 2002 con disciplinare tecnico e schemi

  Ecogestione e audit ambientale: dall'Unione europea "le Linee Guida per l'utente Emas"
Emas è il sistema di eco-management e audit ambientale di tipo volontario, creato dalla Unione europea, al quale possono aderire le imprese, gli enti locali e altre organizzazioni per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire al pubblico e agli altri soggetti interessati informazioni sulla propria gestione ambientale.

Per ottenere il riconoscimento Emas, le organizzazioni devono sottoporre il proprio sistema di gestione ambientale ad una valutazione di conformità da parte di un verificatore accreditato.
L'Unione europea ha pubblicato sulla GUUE L 76/ le "Linee guida per l'utente Emas" al fine di fornire informazioni circa le misure necessarie per aderire al sistema comunitario volontario di ecogestione e audit.

Il documento indica gli elementi e le misure principali per migliorare le prestazioni ambientali e tutti i vantaggi che ne conseguono (tra cui il risparmio di energia e altre risorse) e rappresenta una guida chiara e di agevole lettura per le organizzazioni interessate a Emas e per i tecnici impegnati in attività di consulenza alle imprese.

Clicca qui per scaricare le Linee Guida per l'utente Emas

  Planimetrie catastali ed elaborati planimetrici gratuiti per le Amministrazioni comunali
La Corte dei Conti Emilia Romagna con la Deliberazione 37/2013 ribadisce l'obbligo di rendere accessibili i dati alle Amministrazioni per lo svolgimento di compiti istituzionali da parte di altre amministrazioni, in forma gratuita.
In particolare, un Comune emiliano aveva richiesto agli uffici provinciali dell'Agenzia del Territorio la fornitura in formato digitale delle planimetrie catastali e degli elaborati planimetrici relativi alle unità immobiliari urbane, finalizzate ad implementare i sistemi informativi comunali, anche per i controlli urbanistici e la verifica dei tributi.
L'Agenzia del Territorio, dal suo canto, richiedeva il pagamento di tali planimetrie.

La Corte dei Conti, in merito alla richiesta presentata dal Comune circa la legittimità dei pagamenti pretesi dall'Agenzia del Territorio, ha evidenziato che dal quadro normativo è possibile evincere un generale principio di gratuità per l'accesso dei Comuni alla base dei dati catastali.
Restando a carico dell'Amministrazione richiedente soltanto eventuali costi eccezionali, necessari per realizzare ed erogare servizi specifici connessi a particolari esigenze.
Pertanto è illegittima la richiesta di pagamento.

Clicca qui per scaricare la Deliberazione della Corte dei Conti Emilia Romagna 37/2013

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